17 Dic Gonfiori a gambe e caviglie
Molte persone, in particolare le donne, soffrono di pesantezza e dolorosi gonfiori a gambe e caviglie, a volte sono anche interessati gli arti superiori. Le cause principali di tali spiacevoli sensazioni sono i disturbi della circolazione venosa e linfatica: in parte dovuti a edemi/linfedemi (accumulo di liquido interstiziale e ostacolata circolazione linfatica), in parte a lipoedemi (anormale accumulo sottocutaneo di cellule adipose) che aggravano il dolore muscolare, in particolare a chi sta a lungo in piedi o cammina molto.
Per combattere queste patologie ci è venuta in aiuto con risultati straordinari la pressoterapia o pressomassaggio, comparsa nel mondo della medicina estetica circa 20 anni fa è considerata ancor oggi una delle terapie non invasive più efficaci, se non la più efficace.
L’apparecchiatura di pressoterapia si è evoluta negli anni, nella sua versione più evoluta è dotata di regolazione della pressione e di programmi di pressomassaggio computerizzato adattabili alle esigenze del soggetto in trattamento. Tale tecnica ha riscosso molto successo e suscitato un interesse che è andato sempre più aumentando negli anni, dal momento che procura realmente una sensazione di benessere e leggerezza degli arti inferiori, già dalle prime applicazioni.
I benefici si apprezzano fin dalla prima seduta, tuttavia solitamente i risultati migliori si ottengono portando a termine un ciclo completo che ammonta solitamente a dieci o dodici sedute. Ovviamente la durata totale del trattamento dipende molto dal bisogno del paziente ed ovviamente dalla sua situazione di partenza.
In generale, in questa sede, non posso davvero definire una durata standard della terapia, perché applico uno schema diverso basandomi sulla condizione clinica di ogni singolo paziente. Ricordate sempre che un medico è essenziale per definire con certezza il numero delle sedute, la durata e la tipologia, inoltre la valutazione del medico è importantissima perchè vi permetterà di evitare il trattamento se si è in presenza di controindicazioni.
Serve sempre il parere medico per escludere controindicazioni che il soggetto stesso a volte non sa nemmeno di avere e che l’estetista non può diagnosticare (per legge e perché non ne ha le competenze). A volte infatti le persone hanno delle patologie senza saperlo.
Se, ad esempio, un soggetto ha insufficienza cardiaca ma non sa di averla (circostanza molto più diffusa di quanto si pensi), quando andrà dall’estetista quest’ultima gli chiederà se ha problemi di salute dal punto di vista cardiovascolare, il soggetto (ignaro di avere la patologia) le risponderà di no.
Quindi l’estetista si sentirà tranquilla e procederà con un trattamento che – effettuato su un soggetto con insufficienza cardiaca – può dare dei gravi danni come per esempio – in casi particolarmente gravi – addirittura l’infarto del miocardio. Il medico invece effettua sempre una lunga anamnesi ed un esame obiettivo approfondito prima di procedere, scoprendo per tempo la presenza di controindicazioni che il paziente stesso ignorava. Quindi andate pure dall’estetista, ma solo se nel centro è presente un medico che escluda le controindicazioni.
Dr. Giuseppe Miranda
La Diagnostica del Centro Medico Miranda